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Cari amici,
questi mesi autunnali sono per noi pieni di eventi, iniziative e viaggi e, come sempre, vogliamo farvi partecipi delle nostre attività e anche delle nostre preoccupazioni perché, come ben sapete, il Burkina Faso, Paese nel quale operiamo ormai da dodici anni, non è un contesto facile nel quale muoversi e realizzare progetti. I bisogni delle persone delle quali ci occupiamo sono molti, le risorse economiche dell’associazione appena sufficienti a realizzare progetti che abbiano un senso e non siano solo esercizi di scrittura i cui risultati stentano poi a manifestarsi.
La situazione politica del Paese ci richiede attenzione nell’adempimento di procedure burocratiche che ci consentano di operare seguendo la legge ma con la costante priorità dei bisogni della popolazione e l’impegno profuso nel mantenere standard qualitativi alti in quello che facciamo è decisamente aumentato. Al termine del 2025 si chiuderà un progetto leader degli ultimi tre anni di Kibaré. Fili di luce, il centro di formazione professionale in tessitura tradizionale, tintura e sartoria, si affrancherà dal sostegno economico di Kibaré e cercherà di camminare con le proprie gambe, grazie anche alla nascita di una cooperativa composta dai ragazzi che hanno frequentato il centro e che stanno affrontando il mondo del lavoro con entusiasmo e impegno. Kibaré resterà dietro le quinte a monitorare l’andamento del progetto per i prossimi tre anni, fino a quando saremo sicuri della sua completa sostenibilità.
Siamo molto soddisfatti del lavoro di squadra svolto in questi anni con il partner burkinabé AEJT e con i 60 ragazzi che hanno partecipato al progetto, sostenuti e motivati dalle famiglie. E poiché non possiamo non tener conto di un dato importantissimo, ossia che in Burkina Faso il 75% della popolazione è al di sotto dei 25 anni, un nuovo progetto è già pronto, frutto dell’analisi condivisa con il partner locale e con un target specifico di potenziali beneficiari molto giovani. Ma ve ne parleremo più in dettagli all’interno della newsletter.
Tra poco più di un mese gli operatori di Kibaré partiranno per la consueta missione di fine anno e prima di Natale potremo aggiornarvi sulla valutazione dei risultati che l’associazione ha conseguito con i suoi interventi e con il suo lavoro nel 2025. Per cui, restate con noi e non perdeteci di vista!
Olivia Piro
in questi giorni siamo stati invitati in alcune scuole primarie della provincia per parlare dei nostri progetti ai bambini che le frequentano affinché, in occasione del Natale, siano sensibilizzati sul tema della solidarietà, della condivisione e della giustizia sociale.
i nostri operatori sono in partenza per l’annuale missione di monitoraggio dei progetti e di incontro con i bambini con sostegno a distanza.
il primo semestre del 2024 sta per chiudersi e possiamo dirci soddisfatti del lavoro svolto e delle iniziative poste in campo per la raccolta fondi che ci aiuta a finanziare i progetti approvati per l’anno in corso.
siamo giunti in un battibaleno alla fine del 2023, anno del decennale, e, come d’abitudine, vi proponiamo il resoconto annuale delle attività della nostra associazione.
una volta tanto nessuna notizia preoccupante dal Burkina Faso per quanto riguarda attentati terroristici. Le emergenze che Kibarè si trova a fronteggiare sono prevalentemente legate all’insufficienza alimentare delle famiglie delle quali ci facciamo carico e ad una problematica sanitaria di alcuni bambini che fanno parte del programma di sostegno a distanza.
il 15 marzo del 2013 sette amici che avevano condiviso da tempo ideali, sogni e valori, si sedevano intorno a un tavolo e fondavano una piccola associazione che decidevano di denominare “Kibarè” parola che in Morè, la lingua dell’etnia Mossi, la più numerosa nel Paese, significa “ come stai?”.
EDITORIALE Finalmente dopo due lunghi anni siamo riusciti ad organizzare in tranquillità e relativa sicurezza, la missione in Burkina Faso che, d’abitudine una o due volte l’anno abbiamo sempre realizzato.
Avremmo voluto aprire questa newsletter, la prima del 2022, con un serie di belle notizie che potessero compensare la preoccupazione di questi ultimi mesi nei quali la pandemia da Covid 19 ha ripreso il sopravvento impedendoci di ricominciare con la nuova normalità che tutti desideravamo.
Siamo ormai quasi giunti alla conclusione dell’anno 2021 che è volato nonostante le difficoltà di fronte alle quali la pandemia ci ha posto.
ci auguravamo di iniziare il 2021 con il ritorno alla “normalità” e con la ripresa di una serie di attività che ci permettesse di recuperare il piacere di organizzare eventi in presenza, invece siamo sempre costretti ad incontri dietro un video e a comunicazioni filtrate da strumenti che ci tengono distanziati e lontani.
abbiamo voluto raggiungervi con una newsletter interamente dedicata alla situazione del Burkina Faso in tempo di Covid-19 perché riteniamo corretto nei vostri confronti fornirvi informazioni più particolareggiate rispetto a quanto sta accadendo nel Paese nel quale, insieme, operiamo per implementare progetti di sostegno all’infanzia e alla famiglia in difficoltà socio economica
ci stiamo rapidamente lasciando alle spalle l’inverno ed entriamo nella stagione di fervore di iniziative e di attività.
sono trascorsi un po’ di mesi dalla nostra ultima newsletter.
la ripresa dopo le vacanze estive è generalmente un po’ lenta e difficoltosa.
L’abitudine all’ozio non è facile da sconfiggere ed è necessaria una motivazione forte per superare la tendenza a rimandare a domani ciò che potrebbe essere fatto oggi.
questa è la newsletter della trasparenza . In data 15 aprile si è svolta l’Assemblea generale dei soci della nostra associazione che ha approvato la relazione sulle attività del 2017 e il bilancio consuntivo sempre del 2017.
la prima newsletter del 2018 si apre all’insegna di un desolante e tragico panorama di guerra in Siria che scuote le nostre coscienze e che induce molte riflessioni relative al ruolo del consiglio di sicurezza dell’Onu e alla responsabilità dei nostri Paesi occidentali.
in un battibaleno siamo arrivati alla fine del 2017 ed è di nuovo tempo di bilanci.
stiamo ancora vivendo un’estate che ci ha incredibilmente avvicinato all’Africa date le condizioni climatiche e il caldo torrido.
siamo stati latitanti per un lungo periodo e non vi abbiamo raggiunto, come d’abitudine, con la nostra newsletter bimestrale.
questa sarà l’ultima newsletter dell’anno 2016, un anno che ci ha portato momenti di grande tristezza per avvenimenti devastanti quali guerre, attentati terroristici, terremoti, uragani, che hanno colpito varie parti del mondo ma anche momenti in cui la solidarietà tra esseri umani si è manifestata in tutte le possibili forme.
anche se l’estate sta tardando a manifestarsi siamo già tutti proiettati verso le meritate vacanze dopo un anno di lavoro.
nel rispetto della chiarezza e della trasparenza che desideriamo rispecchino l’operato della nostra associazione, pubblichiamo, come ogni anno, la relazione delle attività svolte da Kibarè nel 2015 e il rendiconto finanziario sempre relativo all’anno 2015, approvati dai soci durante l’Assemblea generale svoltasi in data 10 aprile 2016.
apriamo questa newsletter con un grazie di cuore ai sostenitori che, raccogliendo l’appello da noi lanciato nel mese di gennaio per ricostruire la casa di Mamadou, uno dei ragazzi della grande famiglia di Kibarè, non hanno esitato a contribuire permettendoci, in tempi veramente record, di raccogliere i fondi necessari per restituire la dignità di un’abitazione a questo ragazzo , alla mamma e alla sorellina.
in genere scrivo questi editoriali la sera, nel silenzio della mia casa, perché mi riesce più facile raccogliere le idee per condividere con voi l’infinita molteplicità di pensieri, emozioni, gioie e frustrazioni che caratterizzano un lavoro come il nostro.